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VENERABILE SUOR TECLA MERLO PRIMA SUPERIORA GENERALE
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tramite moderni strumenti della comunicazione sociale: stampa, radio, cinema, TV, filmini, dischi, da lei sempre considerati mezzi di evangelizzazione. Lesse, godendone profondamente, il documento conciliare «Inter Mirifica» di cui potrebbe dirsi precorritrice, attraverso il quale vide un'ulteriore approvazione del suo Istituto. Dal suo taccuino: «Grande fiducia in Dio, fiducia serena. E' un Padre che ci sostiene, ci aiuta, ci dà tutto e ci attende in Paradiso. Fare tutto e solo per piacere al Padre celeste. O Maria aiutaci. Tu sei piaciuta a Dio...». «Signore, voglio fare in tutto e sempre la Tua Volontà, in tutto e sempre la Tua obbedienza. Angelo mio, aiutami Tu». Dopo aver offerto la sua vita per la santificazione di ogni Figlia di San Paolo, il 5 febbraio del 1964, vigilia del 50° di fondazione dell'Istituto, morì lasciando alle sue Figlie un patrimonio inesauribile di insegnamenti e un sicuro cammino nella Chiesa di Dio. Scriveva Don Alberione: «Fu un'anima contemplativa. Pregava ovunque, perchè continuamente ed in ogni luogo unita al Signore. Il suo spirito si affinava. Una luce sempre più viva la illuminava...Verso la fine della vita soprattutto ascoltava, considerava e gustava: cercare solo la gloria di Dio. Questo costituisce il vertice della santità...Ho già detto altre volte che la santità consumata consiste proprio nel cercare soltanto la gloria di Dio. La prima Maestra era arrivata a questo punto». ----- Sito Paoline |