PRIMA STAZIONE
Disse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!"... E, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso ... (Mt 27,22.26) Signore Gesù, come un malfattore vieni condannato al nostro posto e per noi. Aiutaci a pentirci delle nostre colpe, di cui tu, innocente, hai voluto caricarti. Fa’ che sappiamo riconoscerti in ogni condannato della terra. E se talvolta un ingiusto giudizio dovesse pesare sulle nostre spalle, aiutaci a portarlo insieme con Te. Amen. |
SECONDA STAZIONE
Allora i soldati condussero Gesù dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte... Dopo averlo schermito, lo condussero fuori per crocifiggerlo. (Mc 15,16.20) Signore Gesù, nessuno ti ha costretto a portare la croce: sei tu a consegnarti liberamente alla morte per amore dei peccatori. Aiutaci a dire anche noi il nostro sì davanti alla prova e al dolore, sapendo che non saremo noi a portare la tua croce, ma sarà la tua croce a portare noi. Amen. |
TERZA STAZIONE
Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui, per le sue piaghe noi siamo stati guariti. (Is 53,5) Signore Gesù, tu cadi sotto il peso della croce. Come sei umano in questo tuo dolore! Aiutaci a non vergognarci dei nostri momenti di stanchezza e a non disperare mai: nell'ora in cui crediamo di non farcela, aiutaci a rialzare la testa e a riprendere il cammino con te. Amen. |
QUARTA STAZIONE
Simeone li benedisse e parlò a Maria sua madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima". (Lc 2,34s) Maria, tu stai accanto a tuo Figlio lungo la via della croce. Il suo amore è il tuo, il tuo dolore è il suo. Aiutaci ad accompagnare chi porta la croce come tu hai accompagnato lui, e accompagna anche noi, Madre del Redentore e Madre nostra amata. Amen. |
QUINTA STAZIONE
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. (Lc 23,26) Donaci, Padre, di riconoscere sui passi del nostro cammino, nell'umile fatica dei giorni, il volto di colui che ci chiede aiuto, e ci aiuta a portare il dolore di tutti, accompagnandoci col suo amore vittorioso sulla via del nostro dolore, per fare di essa la via della vita. Amen. |
SESTA STAZIONE
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia. (Is 53,3) Aiutaci, Padre, a credere alla forza dei piccoli gesti, capaci di consolare il cuore di chi porta la croce, e a riconoscere nei volti sfigurati dalla sofferenza il volto dell'Uomo dei dolori, che redime il nostro dolore e non cessa di chiederci il semplice gesto di un atto di amore. Amen. |
SETTIMA STAZIONE
Salvami, o Dio: l'acqua mi giunge alla gola. Affondo nel fango e non ho sostegno: sono caduto in acque profonde e l'onda mi travolge. (Sal 69,2) Umanissimo Signore, Dio e fratello della nostra vita, tu che cadi ancora sotto il peso della croce, aiutaci a soccorrere la debolezza altrui e aiutaci ad accettare la nostra per offrirla insieme con te al Padre e trasformare il dolore in amore, facendo della fatica dei giorni aurora di vita. Amen. |
OTTAVA STAZIONE
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. (Lc 23, 27) Dona anche a noi, Signore, come alle donne di Gerusalemme, il dono delle lacrime, che esprimano la profondità dell'amore, la verità della compassione, la tenerezza del cuore, e sappiano comunicare agli altri la vicinanza dell'anima, quando più forte e insostenibile appare il peso della croce. Amen. |
NONA STAZIONE
Maltrattato si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. (Is 53,7) Signore Gesù, Agnello condotto al macello, aiutaci a rialzarci con te dalle nostre cadute e a percorrere fino alla fine la via della croce della nostra salvezza, accettando ogni giorno di andare, liberi e fiduciosi, dove tu ci precedi e ci accompagni. Amen. |
DECIMA STAZIONE
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?... Si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte. (Sal 22,2.19) Signore Gesù, spogliato perfino dell'ultimo segno di possesso, le vesti, quando ci sembra di non avere più nulla, aiutaci a riconoscerci ricchi di te, compagni della tua passione nell'esercizio della carità, signori della nostra vita nel dono della fede, perché, possedendo te, possediamo veramente tutto. Amen. |
UNDICESIMA STAZIONE Erano le nove del mattino quando crocifissero Gesù... Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. (Mc 15, 25) Signore Gesù, le tue mani, che hanno comandato al vento e al mare, trapassate dai chiodi della croce, sembrano il segno della tua sconfitta: sono invece il sigillo della vittoria dell'amore. Aiutaci a credere nella potenza della debolezza, rivelata dal tuo abbandono sulla croce: e fa' che cerchiamo la nostra vera forza nel riconoscerci amati e perdonati da te, resi capaci di perdono e di amore. Amen. |
DODICESIMA STAZIONE
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù gridando a gran voce disse: "Padre nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo, consegnò lo Spirito. (Lc 23,44) Signore Gesù, che muori abbandonato per amore nostro e ci dai conforto col tuo dolore, aiutaci a starti accanto nell'ora dell'abbandono, insieme col Padre e con lo Spirito Santo, facendo compagnia al tuo dolore, per vivere con te l'offerta che salva il mondo e dà vita alla vita. Amen. |
TREDICESIMA STAZIONE
Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù... e, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce. (Mc 15,43.46) Signore Gesù, i chiodi che ti hanno trafitto sono i nostri peccati, la paura di credere, di sperare, di amare. Fa' che ognuno di essi, abbandonando la tua carne, porti via con sé la colpa da cui nasce e lasci posto alla fede, alla speranza e all'amore, che con la tua morte ci hai ottenuto in dono. Amen. |
QUATTORDICESIMA STAZIONE
Nel luogo dove era stato crocifisso vi era un giardino e nei giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino. (Gv 19,41s) Ora tutto è silenzio e il mondo intero sta attonito dinanzi alla morte del Redentore del mondo. Resta Maria, a credere, a sperare, ad amare. Ottienici, Madre del Sabato Santo, di vivere con fede il nostro pellegrinaggio nel lungo Sabato del tempo, per preparare con te la nostra Pasqua e raggiungere te e il Figlio tuo nella domenica senza tramonto della vita che non avrà più fine. Amen. |
QUINDICESIMA STAZIONE Giunse Simon Pietro ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra come le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. (Gv 20, 6-8) Cristo, immagine radiosa del Padre, principe della pace, che riconcili Dio con l'uomo e l'uomo con Dio, donaci di cercarti con desiderio, di credere in te nell’oscurità della fede, di aspettarti nell'ardente speranza, di amarti nella libertà e nella gioia del cuore. Fa' che non ci lasciamo vincere dalla potenza delle tenebre, sedurre dallo scintillio di ciò che passa. Donaci il tuo Spirito, che diventi egli stesso in noi desiderio e fede, speranza e umile amore. Allora ti cercheremo nella notte, vigileremo per te in ogni tempo, e i giorni della nostra vita mortale diventeranno come splendida aurora, in cui tu verrai, stella chiara del mattino, per essere finalmente per noi il Sole, che non conosce tramonto. |