CONOSCI TUO PADRE
PER “ESSERE SAN PAOLO OGGI VIVENTE”

Itinerario Spirituale della Famiglia Paolina 2009

 

PRESENTAZIONE 

Carissime sorelle, cari fratelli!

Il fascicolo dell'Itinerario spirituale per la Famiglia Paolina nel 2009 ci introduce nuovamente nel tempo propizio degli Esercizi Spirituali, intensa settimana di “lavoro spirituale” che deve alimentare,
sostenere tutto un anno di impegno apostolico.
Papa Benedetto XVI ci ricorda che «gli “Esercizi” sono una forte esperienza di Dio, suscitata dall’ascolto della sua Parola, compresa e accolta nel proprio vissuto personale, sotto l’azione dello Spirito Santo; la quale, in un clima di silenzio, di preghiera e con la mediazione di una guida spirituale, dona capacità di discernimento in ordine alla purificazione del cuore, alla conversione della vita, alla sequela di Cristo per il compimento della propria missione nella Chiesa e nel mondo.
(…)
Accanto ad altre pur lodevoli forme di ritiro spirituale, è bene che non venga meno la partecipazione agli Esercizi Spirituali, caratterizzati da quel clima di silenzio completo e profondo che favorisce l’incontro personale e comunitario con Dio e la contemplazione del volto di Cristo. (…)
In un’epoca in cui sempre più forte è l’influenza della secolarizzazione e, d’altra parte, si avverte un diffuso bisogno di incontrare Dio, non venga meno la possibilità di offrire spazi di intenso ascolto della sua Parola nel silenzio e nella preghiera» (Udienza alla Federazione Italiana Esercizi Spirituali, 9 febbraio 2008).

Come non dare ragione a queste affermazioni? Come non sentire rivolto a noi il richiamo a vivere intensamente questo “tempo di grazia”? “Tempo propizio” per incontrare “nel silenzio e nella preghiera” Dio, per consolidare il rapporto filiale con nostro Padre, per ascoltare la sua Parola di vita che illumina la nostra risposta personale nella vocazione paolina.

«È di massima importanza l'attendere ogni anno ad un corso di esercizi spirituali per otto giorni interi; non tramandare troppo questo dovere: prevedendo impedimenti, è da anticiparsi, piuttosto», esortava il nostro Fondatore nel 1936 (SP, 14 dicembre 1936).


E tutto questo soprattutto in questo speciale anno 2009, caratterizzato dalla celebrazione
dell'Anno Paolino, dono che il Santo Padre ha fatto a tutta la Chiesa. Motivo di vero gaudio per il beato Giacomo Alberione: egli stesso infatti indisse a suo tempo un “Anno a san Paolo Apostolo” (25 gennaio 1957 – 25 gennaio 1958). E dono speciale per noi, Famiglia Paolina. Questo “anno paolino” che ci sta coinvolgendo profondamente con tante opere e iniziative apostoliche e di animazione in corso di realizzazione, spero sia anche occasione propizia – come esortava nel 1957 don Alberione – a «conoscere meglio san Paolo...; imitare meglio le sue virtù.

Egli fu il vero Homo Dei... Pregare san Paolo; amare l'Apostolo...» (SP, gennaio 1957). Solo così possiamo realizzare l'obiettivo per cui siamo nati: “ La Famiglia Paolina – ci ricorda don Alberione – è suscitata da san Paolo per continuare la sua opera; è san Paolo vivo, ma che oggi è composto di tanti membri. Non abbiamo eletto noi san Paolo, è lui che ha eletto e chiamato noi. Vuole che facciamo quello che egli farebbe se oggi vivesse…

Egli adopererebbe i più alti pulpiti eretti dal progresso odierno: stampa, cinema, radio, televisione; i più grandi ritrovati della dottrina di amore e di salvezza: il Vangelo di Gesù Cristo” (Fascicolo FSP 1954; cf Vademecum, n. 651).
Perché il nostro ideale carismatico e apostolico si realizzi, non lasciamoci sfuggire l’opportunità di questo Itinerario di Famiglia, che pone san Paolo come riferimento costante e sicuro nel cammino spirituale, insieme con gli scritti di Don Alberione.
Ringrazio l’équipe che cura la preparazione di questo strumento e mi auguro che – soprattutto in quest’Anno Paolino – porti un ricco beneficio a tutti, per la nostra fecondità vocazionale e apostolica.

don AMPELIO CREMA, ssp
Superiore Provinciale
Roma, 30 giugno 2008
Solennità di San Paolo Apostolo, nell’Anno Paolino

 

INTRODUZIONE

Un mosaico paolino
Nel Progetto Spirituale per la Famiglia Paolina in Italia abbiamo dedicato il triennio 2005-2008 ad aspetti essenziali della nostra identità: vocazione, comunità ed apostolato. Ci siamo arricchiti – nei tempi di preghiera, meditazione e riflessione tipico degli Esercizi Spirituali – nel confronto con l’esperienza di Paolo, attinta dalle sue parole ispirate, tratte dalla Lettera ai Romani e dalla Prima e dalla Seconda Lettera ai Corinzi e con testi significativi del nostro Fondatore.
L’impegno degli Esercizi non termina mai. Anzi, esso aumenta con la consapevolezza di sé che anno dopo anno ciascuno può acquisire: l’obiettivo è quello di realizzare pienamente la nostra umanità e di essere sempre più conformi all’immagine di Cristo, modello dell’umanità salvata e rinnovata.
L’Anno Paolino, che si è aperto il 28 giugno 2008 e si concluderà il 29 giugno 2009, pone in grande evidenza a tutta la comunità cristiana l’Apostolo Paolo nel bimillenario della sua nascita. Diventa perciò per noi non solo un momento atteso, ma anche straordinario, per soffermarci – e farlo, se possibile, con maggiore attenzione di sempre – sulla figura del Padre della Famiglia Paolina.
«Conosci tuo Padre»: la sua santa vita, il suo apostolato, la sua dottrina, il suo potere presso Dio… Questo l’invito di Don Alberione all’inizio dell’Anno Paolino del 1957-58. L’itinerario degli Esercizi Spirituali di quest’anno si snoda attorno agli elementi (solo alcuni evidentemente) che costituiscono la personalità e l’esperienza dell’Apostolo. Ci è sembrato utile, lasciando da parte l’approccio unitario ad una sola Lettera, offrire uno sguardo ampio e comporre un mosaico attraverso brani diversi dell’epistolario paolino, ritmato dalle linee spirituali pedagogiche proprie della proposta integrale di Don Alberione.
I fini che proponeva il Fondatore alla Famiglia Paolina nel 1957 sono molteplici: “Mostrare la nostra riconoscenza al Padre nostro che ci ha custoditi, guidati, illuminati nel duro cammino di tanti anni, particolarmente nei primi… Conoscere meglio San Paolo… Imitare meglio le sue virtù... Pregare San Paolo… Amare l'Apostolo… Ottenere che quanti sono sparsi nelle varie nazioni, nostri e nostre, sappiano, sull'esempio di San Paolo, sapientemente e santamente distinguere quello in cui devono uniformarsi; quello che devono portare e comunicare; quello che devono evitare. Invocare il Magister gentium, nostro padre e modello”. Soprattutto quest’ultima indicazione ben si addice all’itinerario degli Esercizi Spirituali per essere veramente “san Paolo oggi vivente”.
L’annuncio di Benedetto XVI nell’indizione dell’Anno Paolino è per noi un rinnovato invito ad accogliere la testimonianza dell’Apostolo che ha ricevuto la rivelazione del «mistero» di Dio, nascosto nei secoli e ora rivelato nella sua pienezza. San Paolo ci ha indicato il disegno di Dio, il progetto da Lui pensato e desiderato prima della creazione del mondo. «Ci ha predestinati»: il Padre ha sognato l’umanità prima di crearla e l’ha
“progettata” perché giungesse alla comunione piena con Cristo.
Nel ricordare San Paolo situiamo la sua personalità nella concretezza storica, comprensibile solo in riferimento a Cristo: «Quando sulla via di Damasco Paolo cadde a terra abbagliato dalla luce divina – ricordava il Papa indicendo l’Anno – passò senza esitazione dalla parte del Crocifisso e lo seguì senza ripensamenti. Visse e lavorò per Cristo; per Lui soffrì e morì». Cristo ha ri-generato e rifondato la vita di Paolo. Ci auguriamo succeda così anche a tutti noi in quest’anno paolino “speciale”.

PER APPROFONDIRE E STUDIARE SAN PAOLO:

- B. Maggioni - F. Manzi (edd.), Le lettere di Paolo, Cittadella, Assisi 2007
- R. Fabris, Paolo. L’apostolo delle genti, Paoline, Milano 1997
- J. Murphy-O’Connor, Paolo. Un uomo inquieto, un apostolo insuperabile, San Paolo, Cinisello Balsamo 2007
- R. Fabris - S. Romanello, Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 2006
- R. Penna, Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile, San Paolo, Cinisello B. 2006 (4a ed.)

COME VIVERE L’ESERCIZIO DI PREGHIERA

Condizione fondamentale per rendere l’itinerario degli esercizi vero momento dello Spirito, è accogliere l’invito a vivere intensamente l’esperienza della preghiera: ascolto orante, approfondito e coinvolgente della Parola, per essere in grado di discernere dove ci conduce lo stesso Spirito del Signore.
Di qui l’importanza degli “esercizi di preghiera”, che devono scandire il ritmo della giornata, e delle modalità con le quali essi si vivono.
Facciamo nostri alcuni suggerimenti pratici, che ci vengono dai maestri di spirito specialisti in materia:
 Scelgo il luogo della preghiera (l’ambiente – cappella o camera – che meglio favorisce l’ascolto di Dio); in preghiera presento a Dio il desiderio che porto in cuore (questo per stabilire l’incontro dialogico con il Signore [2], mancando il quale tutto potrebbe ridursi a esercizio intellettuale);
 consegno tutta la mia persona a Gesù Maestro e Pastore, in ascolto e dialogo:
− leggo il brano proposto, lo rileggo, cerco di capire cosa il Signore mi vuole comunicare: è l’incontro della mente con Gesù-Verità;
− rileggo il brano evidenziando come il Signore mi parla, fino a quando qualche parola mi coinvolga pienamente: è l’incontro del cuore con Gesù-Vita;
− chiedo al Signore di indicarmi la modalità per aderire a quanto mi sta comunicando: è l’incontro della volontà con Gesù-Via;

 ringrazio, con Maria, con san Paolo, con don Alberione, con...
 verifico l’esercizio di preghiera. Faccio emergere pensieri, sentimenti e decisioni...

PER LA MEDITAZIONE E LA PREGHIERA

Ogni giorno, insieme ai brani della Parola di Dio, tratti dalle Lettere di san Paolo, sono proposti:
 L’indicazione pedagogica del “Donec formetur”, tratta da La proposta spirituale-apostolica di Don
Giacomo Alberione (a cura di Guido Gandolfo, ssp, Roma 2003).

 La parola del Fondatore, tratta dal volume Paolo Apostolo (a cura di Giuseppe Di Corrado, Edizioni
Paoline 1981). Il libretto raccoglie appunti, esami, revisioni di vita e preghiere, vergati dal beato Giacomo
Alberione durante un corso privato di Esercizi spirituali, fatti ad Albano nel 1947.

 Le preghiere, tratte dalla medesima opera alberioniana.
 Una pagina ad uso dell’esercitante, per “trasformare” la Parola in preghiera.

 

 

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