Il Beato Timoteo Giaccardo, ‘mistico’ della Santa Vergine


La tenerissima devozione alla ‘Regina degli Apostoli’ del ‘fedelissimo tra i fedeli’ discepoli di Don Alberione, il Beato Timoteo Giaccardo.

 

Dicevamo nel numero dello scorso mese di Gennaio che si tratta di ricordare in questa nuova rubrica figure particolarmente significative della Famiglia Paolina che più speditamente hanno camminato con Maria ‘Regina degli Apostoli’ sulla via della santità, a cominciare dallo stesso Beato Don Alberione e dal Beato Timoteo Giaccardo, fino ai Venerabili Fratel Andrea Borello e Maggiorino Vigolungo, alla Venerabile Maestra Tecla Merlo delle ‘Figlie di Paolo’ e alla Serva di Dio Madre Scolastica Rivata delle ‘Pie Discepole del Divin Maestro’. Una "galleria di Santi" paolini che hanno sicuramente meglio capito ciò che insegnava a pregare il Fondatore Don G. Alberione, nella ‘Coroncina a Maria Regina degli Apostoli’: "O Maria, chi Vi ama sarà salvo; e chi Vi ama tanto sarà santo…".

Un vero ‘mistico’ della devozione alla "Regina degli Apostoli" Ci soffermiamo stavolta brevemente sul Beato Timoteo Giaccardo, primo Sacerdote della Società San Paolo e ‘fedelissimo tra i fedeli’ primi seguaci di Don Alberione, come ebbe a definirlo lo stesso Fondatore della Famiglia Paolina. La prima citazione è proprio di Don Alberione, che sul "San Paolo" dell’Ottobre-Novembre 1947 riportava quanto scriveva "il Sig. Maestro Giaccardo" [come allora veniva chiamato il Beato Timoteo] a proposito dell’erigendo Santuario della "Regina degli Apostoli" in Roma: "…questa è la Chiesa capo e centro delle Famiglie Sampaoline; è la Chiesa della Congregazione, non una chiesa! La Chiesa delle funzioni sociali, delle missioni, dei Cooperatori.

Essa quindi deve sorgere dall’affetto e dal cuore, dal sacrificio e dalla preghiera, dall’oblazione e dall’opera di tutta la Famiglia Sampaolina; ad essa si rivolgono i pensieri, i desideri, gli ossequi di ogni Casa, di ogni terra, di ogni figlio, di ogni famiglia. È la Casa della Mamma; la dimora della "nostra Madonna". E da questa casa, da questa Chiesa, da ogni mattone che si edifica, scenderà su ognuno, su ogni casa, su ogni paese la benedizione fecondatrice della Madre, accompagnata dal suo occhio bello e dalla sua mano protettrice. Vogliamo ognuno essere di questa Chiesa una pietra viva ed eterna…" (cfr. CISP 593). Un altro significativo episodio della devozione mariana del Beato Giaccardo ci pare quello ricordato dal mons. Antonio Mauro, allora Amministratore pontificio della

Basilica di San Paolo, in occasione di una celebrazione nel Triduo di Ringraziamento per l’avvenuta Beatificazione [avvenuta il 22 Ottobre 1989]: "A quattordici anni di età, per suggerimento di Don Alberione, il chierico Giaccardo offriva alla Vergine Maria il voto di castità; e più tardi a lei totalmente si consacrava con un atto così risoluto e vincolante da non aver nulla da invidiare a quello del famoso santo e martire Massimiliano Kolbe, fondatore della ‘Milizia dell’Immacolata’[…]".

Ancora più circostanziata è la testimonianza resa da don Silvano Gratilli che ben conobbe il "Maestro Giaccardo", essendo entrato nella Comunità paolina di Roma nel 1926, l’anno stesso della sua fondazione. Diceva, dunque, questo illustre Confratello nella Tavola Rotonda tenutasi in Roma il giorno della Beatificazione del Giaccardo: "La sua [= del Beato Timoteo] devozione a Maria Ss.ma è tutta vibrante di affetto. Scrisse un libro sulla Regina degli Apostoli. Alle volte ha certe espressioni che a noi sembrano infantili, ma sappiamo che era ben ferrato in Teologia. Cito solo due frasi che mi sembrano significative: ‘Maria Ss.ma ci conduce a vivere la vita del Divin Maestro nello Spirito Santo e ci porta nella vita della Trinità divina’.

Rivolgendosi direttamente a lei: ‘Tutte le manifestazioni della mia vita sento e vengo a conoscere che furono da Te iniziate, da Te nutrite, da Te protette, o Maria!’. Una volta l’ho sentito ripetere estasiato il "Respice stellam, voca Mariam!" di San Bernardo. A Roma mandava sovente gli Aspiranti a visitare la chiesa dei Religiosi di San Luigi Grignion de Montfort, dedicata a Maria Regina dei cuori […]". Ma di citazioni come queste ce ne sono un’infinità. Senza dire dei ‘fioretti mariani’ dei quali è piena la biografia del Beato Timoteo Giaccardo, vero ‘mistico’ della devozione a Maria "Regina degli Apostoli".

Madre di Dio - N.2 febbr.2004

Beato Giaccardo