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Il sacerdote deve acquistare il vero dominio e la direzione dei cuori:questo però non l’otterrà mai veramente che con la dolcezza della carità. Beato Alberione  

Preparato da Don Eliseo Sgarbossa SSP
(Il Cooperatore Paolino - Luglio 2009)
venerdì, 17 luglio 2009

PRETE DELLA DIOCESI DI ALBA

Iniziamo con questo testo, una serie di riflessioni su don Alberione e il sacerdozio, così da accompagnare l’Anno Sacerdotale lasciandoci guidare dall’esempio e dall’insegnamento del Fondatore.
Il beato don Giacomo Alberione (1884-1971) è noto come “il profeta della moderna evangelizzazione mass-mediale”. Ma è anche riconosciuto come uno dei più fecondi e creativi fondatori di istituzioni religiose, avendo dato vita alla Famiglia Paolina.
Meno nota è la storia del suo sacerdozio come prete di Alba (Cuneo): la sua formazione, il suo modo di vivere il presbiterato e la sua proposta di un tipo nuovo di ministero sacerdotale, a partire dall’agosto 1914, quando dette inizio alla fondazione della Famiglia Paolina.

Preparato da Don Eliseo Sgarbossa SSP
(Il Cooperatore Paolino - settembre 2009)
giovedì, 24 settembre 2009

IL CANONICO FRANCESCO CHIESA: Un maestro di vita sacerdotale

Il secondo maestro di vita sacerdotale, ma primo per vicinanza a don Giacomo Alberione, fu il canonico Francesco Chiesa, di dieci anni maggiore in età. Nessuno meglio di lui incarnò lo spirito della formazione impartita nel Seminario albese e le sue diverse espressioni: l’intensa vita di pietà, di studio, di preparazione alla vita e al ministero; la devozione eucaristica e mariana; il clima di spiritualità semplice, profonda, operosa; la disciplina non pesante ma motivata da sode convinzioni.


Preparato da Don Teofilo Perez SSP
sabato, 10 ottobre 2009

Si direbbe che il noto trinomio giovanneo trovi una eco nelle tre parole programmatiche da Don Alberione ascoltate nel “sogno” e che corrispondono con i tre compiti affidati al sacerdote: uomo dell’Eucaristia («io sono con voi », aspetto della verità), uomo del perdono («abbiate dolore dei peccati», aspetto della via o norma di condotta), uomo della parola («da qui voglio illuminare», aspetto della missione, predicazione o evangelizzazione)...

Sappiamo bene quanto insistette il Primo Maestro circa questa “equipollenza” tra predicazione a viva voce e predicazione con lo scritto o mediante immagini e altri suoni. Protagonista nato della predicazione è sempre il sacerdote, non in esclusiva, perché a lui vanno uniti, in un “quasi sacerdozio” i fratelli e le sorelle che sono “associati” allo zelo sacerdotale. Don Alberione non pensò mai di agire da solo; fin dal principio gli balenò indiscussamente l’idea dell’organizzazione (“operare con altri in organizzazione”). Nessun sacerdote può svolgere il proprio compito da solo: egli con altri per gli altri.


Preparato da Don Eliseo Sgarbossa SSP
(Il Cooperatore Paolino - novembre 2009)   
mercoledì, 04 novembre 2009

LA MISSIONE VERA DEL SACERDOTE

Del suo ministero come Direttore spirituale e Confessore in Seminario possediamo interessanti testimonianze di alcuni seminaristi del tempo: «Come Direttore spirituale, tutte le mattine ci dettava la meditazione con chiarezza, semplicità e profonda convinzione. Per i chierici la sua parola era tutto: “Lo ha detto il Teologo”! Era tale l’ascendente che aveva sopra di essi, che un giorno uscì in questa frase: “Se dicessi loro di buttarsi nel fuoco, lo farebbero”!


Preparato da Don Giusto Truglia SSP
giovedì, 26 novembre 2009


Milano, 26 novembre 2009. Diffondiamo la relazione del giornalista Angelo Montonati, tenuta ieri sera a Milano (Via Giotto), nell’Auditorium Don Alberione, per ricordare l’anniversario della morte di Don Giacomo Alberione, apostolo della comunicazione sociale e fondatore della Famiglia Paolina.

Alla sua relazione è seguita la Messa presieduta da don Antonio Mazzi, che quest’anno festeggia i suoi 80 anni di vita e i 25 anni della sua Comunità Exodus.


--Preparato da Don Eliseo Sgarbossa SSP
(Il Cooperatore Paolino - dicembre 2009)giovedì,

LA BANDIERA DEL PRETE

Come si era annunciato nel precedente intervento, riportiamo ora una esposizione sommaria della dottrina sul sacerdote in cura d’anime, sviluppata da don Alberione.
La prima sintesi organica di tale dottrina è contenuta negli Appunti di Teologia Pastorale, risalente in prima stesura all’anno scolastico 1911-1912 e in seconda al 1915. Tale edizione, “riveduta - corretta - ampliata”, ha come sottotitolo Pratica del ministero sacerdotale per il giovane clero.



Preparato da Don Eliseo Sgarbossa SSP
venerdì, 15 gennaio 2010

SACERDOTI "TRIDIMENSIONALI"

Prima ancora che il giovane don Giacomo Alberione ponesse mano alle fondazioni della Famiglia Paolina, il suo tratta to Appunti di Teologia Pastorale (di cui si è recentemente trattato) rivelavano nello stile e nei contenuti uno spirito di grande concretezza ed attualità. L’insistenza sulla componente “zelo”, qualità eminentemente “apostolica” dell’anima sacerdotale, proiettava già il sacerdozio ministeriale nella prospettiva tipica del sacerdozio “paolino”.